Lo sguardo panoramico ci priva del piacere di percepire l’identità del luogo, l’essenza vera. Un luogo si distingue da un altro per mille peculiarità, e solo vivendolo, assaporando i suoi profumi, passeggiando sul suo terreno ne possiamo apprendere la sostanza.
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Ma sono tue le fotografie? Penso che tu sappia cogliere l’essenza (e trasmetterla) anche in scorci panoramici, è come se annusassi l’odore del mare, il riverbero del sole sul campanile mi vibrasse negli occhi. Come sempre, grazie per la condivisione.
Sha, sono mie tutte quelle non indicate con il nome di altri. Nel bloccare un’immagine non cerco tanto la tecnica, quanto l’essenza, sì, a volte avviene con la parola scritta, altre volte così.
Vorrei potervela mandare veramente l’atmosfera che si respira in questi posti, in certe ore.
saluti e baci
Ti assicuro che spesso ci riesci e io adoro il tuo spazio.
…e non dimenticare: assaggiare la sua cucina 😀 !
…appunto! (promozione turistica ah ah ah )
Ti vedo, sai, che sbirci tra i rami e punti il tuo obiettivo da un posto ventoso 🙂
Dove sono questi luoghi?
Ecco! eri tu che mi guardavi in modo “strano”…perché ero in bilico su un dirupo, forse 🙂
In provincia di Chieti, “Costa dei Trabocchi”.
“nessun luogo è senza un Genio” (J. Hillman, L’anima dei luoghi).
tu l’hai fotografato! 😉
compro il libro. urge!
Il Genio, era lì in posa, non potevo dirgli di no, sai come sono permalosi i geni 😉
basta!!!! mi rendi l’attesa insopportabile! Baci… 🙂
Torna! ‘Sta casa aspetta a te… Torna! Che smania ‘e te vedé!… E torna!… Torna!… Torna!… Ca, si ce tuorne tu, nun ce lassammo cchiù! 🙂
Ciao, sui quei trabocchi ho fantasticato, un’ emozione per la mente e il cuore mio
Grazie, apprezzo molto le tue origni
Un dolce weekend
Mistral
ciao, sono stata nel tuo blog…. e wow: sono senza parole.
ho conosciuto molte persone autoproclamate velleitariamente poeti, ma la tua penna è capace di compiere miracoli.
soltanto due righe, sei semplici parole, accuratamente scelte tra milioni, per catapultarmi in realtà profonde e nascoste, eppure così evidenti e comuni a ciascun cuore, non escluso il mio.
Touchè madame, e chapeau alla tua Poesia. 🙂
Mistral.Sono luoghi speciali questi. La magia è arrivata fino a te.
Un sorriso.
“Dall’estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli, si protendeva un Trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e di travi, simile a un ragno colossale”. Gabriele D’Annunzio – Il Trionfo della Morte
Che belle, soprattutto la prima. Chieti? Credevo, ma non so perché, fosse un altro continente.
🙂 magari un altro Stato, molte volte lo penso anche io. Non la conosciamo bene questa nostra terra.
un saluto da lontano alla mia guerriera con la macchina fotografica in mano e una fornace al posto del cuore 🙂
che il tuo calore possa arrivare anche qui nella umida Sydney
ridi ridi ridi, tu. invece devo cominciare a uscire con arco e frecce (avvelenate);)
ti porto 27° all’ombra e leggermente ventilato.
Sono posti incantati e incantevoli, di tanto in tanto , passando, respiro quell’aria
Grazie mille
Un abbraccio
Mistral
l’esatto opposto del turismo di massa
un caro saluto a te
🙂
voglia di mare alle prime ore del mattino quando il sole uscendo dall’orizzonte orientale disegna una strada sul mare
si voglia di…mare! 🙂
splendide foto, corredate da un pensiero che molto condivido!
chicca
ognuno di noi ha in sè fotografie bellissime relative a ciò che chiama “casa”—
Sparita???
I trabocchi sono meravigliosi,quei luoghi lì quasi sperduti…non so dove tu li abbia fotografati,ma a me ricordano luoghi familiari,immagini che io stessa ho fermato.
Le foto raccontano le nostre emozioni,soprtattutto a Noi stessi.
Buona domenica…
C’è una sola “Costa dei Trabocchi”… ogni singolo elemento è diverso dall’altro ma tutti contengono la stessa magia.
Per tutelare il ricordo e condividerlo, cerchiamo di fissare l’immagine per sempre.
Buona domenica…