Di volo ed elefanti, cercando l’armonia tra l’essere e il voler essere

L’elefante e il filo di seta

Cercai di concentrarmi sui temi che in quel momento mi assillavano. L’amore, il distacco, la libertà. Che cos’è l’amore? E’ semplice desiderio, per cui dipendenza? O una delle massime espressioni di libertà, perché è un legame che non lega, e per questo è forte, come se un elefante accettasse di farsi tenere da un filo di seta? Riuscire a staccarsi dalle cose del mondo vuol dire diventare indifferenti? O vuol dire solo non esserne schiavi? Nel primo caso non avrei più voluto aspirare al distacco. Nel secondo mi ci sarei riconosciuto.” Un altro giro di giostra, Tiziano Terzani

 

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Ashes and Snow by Gregory Colbert

 

Il viaggio dell’elefante, José Saramago

Metà del XVI secolo. L’avventuroso viaggio dell’elefante Salomone, poi ribattezzato Solimano, che João III sovrano del Portogallo e dell’Algarve e la moglie Caterina d’Austria, destinano in dono all’Arciduca Massimiliano reggente di Spagna. “Dopo aver definito il povero animale bestia mantenuta all’ingrasso, il peggiore degli insulti per un irrazionale che in India avevano fatto lavorare sodo, senza salario, per anni e anni, Caterina d’Austria mostrava ora indizi di un paladino pentimento che l’avevano quasi portata a sfidare, almeno nelle forme, l’autorità del suo signore, marito e re. In fondo si trattava di una tempesta in un bicchier d’acqua, una piccola crisi coniugale che inevitabilmente dovrà dissiparsi con il ritorno del decano staffiere, qualunque sia la risposta che porterà. Se l’arciduca accetterà l’elefante, il problema si risolverà da sé, o meglio, lo risolverà il viaggio a Vienna, e se non accetterà, allora sarà il caso di dire, una volta ancora, con la millenaria esperienza dei popoli, che, malgrado le decisioni, le frustrazioni e i disinganni che sono il pane quotidiano degli uomini e degli elefanti, la vita continua.”

 

Il sesso delle ciliegie,  Jeanette Winterson

È una responsabilità per una donna spedire in cielo un elefante. Che cosa questo spieghi della mia corporatura non saprei perché è vero che un elefante è un bestione ma come faccio a sapere quanto pesa? Una mongolfiera sembra grande ma non pesa niente.”

Informazioni su germogliare

Io mi ricordo di ieri. Vigorosamente penserò a domani, alla gioia condotta da un giorno nuovo. Io mi nascondo dietro al bianco e nero. Minuziosamente raccoglierò le sfumature dei colori, per farne scorta. L’anamnesi mi appaga e mi strazia.
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30 risposte a Di volo ed elefanti, cercando l’armonia tra l’essere e il voler essere

  1. ludmillarte ha detto:

    espressione di libertà e riconoscersi. proprio ciò che pare guardando il bel filmato (seppur per me in questo momento senz’audio). il filo di seta reggerà visto che si tratta d’amore.
    ciao, buona notte 🙂

  2. elinepal ha detto:

    bellissimi brani e immagini ammalianti

  3. lillopercaso ha detto:

    Ciao! Non penso che ci sia discrepanza tra l’essere e il voler essere; né tra forma e contenuto.
    Una volta forse lo pensavo, ma era solo un alibi (almeno, per quanto mi riguarda).
    Le immagini sono bellissime, come sempre qui. Devo ancora guardare il video…

  4. Mr. Incredible ha detto:

    io quando leggo qualcosa di Terzani mi illumino sai?
    Anche fosse stata la sua lista della spesa.

  5. bakanek0 ha detto:

    Se permetti, mia carissima fossette, mi prendo questa riflessione:
    “…allora sarà il caso di dire, una volta ancora, con la millenaria esperienza dei popoli, che, malgrado le decisioni, le frustrazioni e i disinganni che sono il pane quotidiano degli uomini e degli elefanti, la vita continua.”
    Mi appartiene. Bellissimo, bellissimo post.

    • germogliare ha detto:

      Mia Baka, casa mia casa tua. La vita continua, e con il senno di poi, continua anche meglio del previsto, quanto s’impara con l’esperienza! Belli gli elefanti, anche se esclusi dai negozi di cristalli. Saluti e baci

  6. Nicola Losito ha detto:

    Interessante articolo e bellissimo il titolo del post.
    Nicola

  7. stileminimo ha detto:

    Lo alleverei un elefante… o meglio, se lui volesse mi farei allevare volentieri da lui! Che dicono abbiano una pazienza, ma una pazienza….

    • germogliare ha detto:

      Elefante indiano o africano? Sai, perché sono importanti le tradizioni.
      Io che vorrei rinascere elefante, per avere la pazienza come dote, e le orecchie grandi così da poter volare come Dumbo!

      • stileminimo ha detto:

        SE vuoi volare e posso dare un consiglio, allora rinasci oca canadese che ti diverti di più! Che Dumbo poverino ne ha viste di cotte e di crude prima di poter volare felice… ma forse gli piaceva di più, dopo, volare… che un’oca magari nemmeno lo sa che è una cosa meravigliosa quella che lei sa fare; invece Dumbo lo ha scoperto soffrendo, vuoi mettere?! A me piacciono quelli con le orecchie grandi e allora mi sa che sono africani. 🙂 Senza nulla togliere a quelli indiani, che son belli pure loro, per carità.

      • germogliare ha detto:

        Che l’oca canadese con ‘sto fatto di essere “animale” simbolo del paese, ti dirò, mi sta un po’ sulle balle, con tutto il rispetto, naturalmente! (anche per chi le oche le ama). Africani… certo, come quello di Tarzan 🙂

      • stileminimo ha detto:

        Nessuna bestia, compreso il porco, o la serpe, o la iena ha colpe; la colpa ce l’abbiamo noi che carichiamo le bestie con un simbolismo distorto. Amo le oche perché sanno fare cose grandiose con le ali, perché sono libere e belle e non me ne frega niente se sono il simbolo di qualcos’altro che ha a che fare con l’umano. L’umano il più delle volte mi piace molto meno del porco, della iena, della serpe e dell’oca, lo confesso. Detto questo, gli elefanti africani son terribilmente maestosi!!

      • germogliare ha detto:

        L’ironia è umana, e a volte, forse, non siamo sempre bravi a trasmetterla. E povere oche, capro espiatorio nel commento. Mi sto anch’io sulle balle, sapessi quanto!!!

      • stileminimo ha detto:

        A me non stai sulle balle, nemmeno un po’, nonostante che tu sia un essere umano. Sei di quelle eccezioni che confermano la regola. Però anche le oche a me stanno moltissimo simpatiche.

      • germogliare ha detto:

        Per riconferma di affetto!

  8. il barman del club ha detto:

    CAFFE’ BIANCO

    Sei la fuori fra i tuoi orologi
    con i tuoi microfoni
    nei tunnel dei rimpianti
    con i segreti
    di antichi politicanti
    Raffiche di croci
    di stazione in stazione
    da ritmo a ritmo
    la voce è la canzone
    e hai il rock
    e hai il roll
    e un juke-box che canta
    con la gola squarciata

    pietra su pietra
    rotaia su rotaia
    radio su radio
    siamo tutti il prodotto
    di strategie commerciali
    in un mondo dominato
    dal piscio degli ubriachi
    dalla questua dei drogati

    Pezzo per pezzo
    brano per brano
    la massa aumenta
    il denaro è in movimento
    sei la fuori
    in un mimetico urbano
    perdi i capelli per i diserbanti
    i pesticidi ti divorano i denti
    solfati e piombo
    donano ai tuoi polmoni
    i colori del tramonto
    e sei solo asfalto
    sei solo cemento
    alzi il cane del fucile

    Ascolta il barrito
    nell’ora di punta
    bocca su bocca
    clacson su clacson
    gene su gene
    scendi in strada
    e spara a caso
    silicone e testosterone
    ormoni mutanti
    embrioni impazziti
    tutti fuori di testa
    salvate l’elefante
    meno tre
    meno due
    meno uno…

    (Claudio Stanardi)

  9. penna bianca ha detto:

    che bello questo post! E vabbè, anch’io per Terzani ho un debole.

  10. mitedora ha detto:

    Ah! Germogliare che bei, sani germi che spandi!!

  11. shappare ha detto:

    La mia prima foto che ricordi: io con un vestito ultra-sgargiante (a mia madre piaceva tanto vestirmi così) seduta su un elefante. Per me una grande conquista allora, ora penso però a quante ne ha dovute sopportare, di bambine fluorescenti, e di quanto comunque fosse rimasto immensamente buono.

  12. gelsobianco ha detto:

    “Una mongolfiera sembra grande ma non pesa niente”
    Che incredibile verità!
    Quel filo di seta reggerà, quello di Terzani.
    Ho guardato più volte il filmato ed ascoltato la musica.
    Una sensazione di un riconoscersi vero , colmo di erotismo anche.
    *Una danza libera e liberamente unita!*
    Tu sai mettere insieme post proprio colmi, Germoglia cara, come questo.
    Perfetto il titolo!
    Abbraccitanti
    gb

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