
Masao Yamamoto
18:49 p.m. 6 settembre
Le giornate si fanno più corte di luce e più lunghe di ore. Ci sono momenti in cui mi fermo a pensare, arrestandomi, e il tempo mi appare allungato, come se fosse stato teso da una macchina delle torture. Tira. E si stringe il mio stomaco di riflesso e si serrano le mie labbra alla parola e s’increspano i capelli. Osservo la mia immagine riflessa.

Masao Yamamoto
Ci sono specchi qua e là, non vorrei, ma ritrovo la mia figura disseminata in giro per la casa. Vedo qualcosa che non mi piace, che sa di sciatto, trasandato. Quando ho cominciato a non prendermi più cura di me stessa? La tua voce è lontana, al contrario, i tuoi pensieri, in questo tempo no, non credo proprio, nell’assenza di rumori li percepisco. E questo è il momento dei silenzi, delle attese e della pace da trovare. I tumulti del sangue e dei sensi non si addicono a ciò che sono adesso, a ciò che sei adesso.

Masao Yamamoto
*Prospettiva – da “Due punti” – Wislawa Szymborska
Si sono incrociati come estranei,
senza un gesto o una parola,
lei diretta al negozio,
lui alla sua auto.
Forse smarriti
O distratti
O immemori

Masao Yamamoto
Di essersi, per un breve attimo,
amati per sempre.
D’altronde nessuna garanzia
Che fossero loro.
Sì, forse, da lontano,
ma da vicino niente affatto.
Li ho visti dalla finestra
E chi guarda dall’alto
Sbaglia più facilmente.
Lei è sparita dietro la porta a vetri,
lui si è messo al volante
ed è partito in fretta.
Cioè, come se nulla fosse accaduto,
anche se è accaduto.
E io, solo per un istante
Certa di quel che ho visto,
cerco di persuadere Voi, Lettori,
con brevi versi occasionali
quanto triste è stato.
Chi guarda dall’alto sbaglia più facilmente, ver.
Meno chi, pur guardando dall’alto, é stato prima in basso.
Post molto bello, ottima scelta d’immagini..
Un abbraccio
.marta
Grazie, cara Marta!
…mi stringo a te
Cerchiamo sempre la pace con il suo silenzio: uno spazio immobile dove rifugiarsi solo per un momento e poi ritornare a lottare, come la pausa in uno spartito musicale, come uno sguardo durante il dialogo di due persone, come la vita e il suo infinito rincorrersi…
…. eh, sì