“…che lo spazio che è stato costruito altrove è lo spazio che consente la dissoluzione di un legame. Per lasciarsi abbiamo bisogno di pensare a un paesaggio nuovo, a qualcosa che appartiene solo a noi, lo spazio di una casa nuova può simboleggiare lo spazio di una solitudine agognata che non si aveva il coraggio di chiedere (anche perché la solitudine non la si può chiedere a nessuno).
Nelle convivenze che si trascinano la casa è complice, è la scusa per rimandare le decisioni, è il luogo dove si depositano messaggi che l’altro non leggerà ma che è importante che si sappia esistono.”
Franco La Cecla, Lasciarsi *

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Io mi ricordo di ieri. Vigorosamente penserò a domani, alla gioia condotta da un giorno nuovo.
Io mi nascondo dietro al bianco e nero. Minuziosamente raccoglierò le sfumature dei colori, per farne scorta.
L’anamnesi mi appaga e mi strazia.
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Rimandare alcune decisioni, a volte ci può dare il tempo per riflettere e cambiarle. La casa, per questo, è il ripostiglio giusto per certi messaggi.
Nicola
Grazie, Nicola!
L’ha ribloggato su cristina capodaglio.
🙂
E se siamo noi gli alieni?
Questa osservazione per me era sottintesa 😉