
Accoglienza: io e Laura
Mi trovavo a Torino, dopo quasi 30 anni, per un intervento seminariale all’Accademia Albetrina delle Belle Arti, “Zeitgeist, cinque incontri sui beni artistici nello spirito del nostro tempo”. Di questa città avevo conservato un ricordo fugace, la “Sacra Sindone” (allora era visibile gratis e senza ostacoli) e le gallerie, e quel senso di sentirmi italiana ma quasi in Francia. Sì, quell’essere quasi straniera, io, donna del sud. Quel senso di aristocrazia e proletariato, vicini ma lontani. Molto diversa da Milano, che all’epoca era la” Milano da bere”. Oggi mi accoglie una Torino ordinata, pulita, con il sole. Per le strade e i portici, respiro quell’aria di signora per bene, d’altri tempi ma che accetta il nuovo. Ci tornerò, presto spero e per restarci qualche giorno di più.
Città della fantasticheria, per la sua aristocratica compiutezza composta di elementi nuovi e antichi; città della regola, per l’assenza assoluta di stonature nel materiale e nello spirituale; città della passione, per la sua benevola propizierà agli ozi; città dell’ironia, per il suo buon gusto nella vita. (Cesare Pavese)
Abbracciata da un orizzonte alpino, che sembra un ibrido tra Parigi e New York. (Financial Times)
Torino, gran bella città…raffinatissima…
mi piacerebbe assai tornarci 🙂
un sorriso
.marta
bella sì…un caro saluto 🙂
Oggi Torino è una città accogliente. Non lo era anni fa per chi veniva dal sud.
Nicola
Nicola, ci si evolve e Torino è un felice esempio. Buonecose
Ho diversi amici a Torino e ogni volta che sono andata a trovarli è stato un piacere. E’ una città ben organizzata e artisticamente rigogliosa, il perfetto connubio per una città vincente.
Ora ho anch’io tanti motivi in più per tornarci, e con molto piacere.
Benvenuta!