“La coscienza è molto più della scheggia, è il pugnale nella carne.” Emil Cioran
Ottobre 2015, Milano, dentro una stanza d’ospedale (Istituto Neurologico Carlo Besta), sprofondata in un letto, mentre mi sveglio dall’anestesia, ritrovo due streghette a farmi sorridere (canzonavano, però, avevano imposto i propri muscoli del volto, ma dagli occhi leggevo il dolore e la preoccupazione). Dicono: “Facciamo un viaggio, appena starai meglio, a breve, in un luogo magico, dove nessuna di noi è mai stata.” L’entusiasmo! La realtà. Eravamo tre disperate, come tante donne che si caricano tutto il peso del mondo sulle proprie spalle, con pochi spiccioli ma che riescono sempre a salvare capre e cavoli. Saltellano tra impicci e imprevisti, le incontri per strada e non penseresti mai com’è complicata tenere quella maschera. Ma l’animo no, so’ generose, amano la loro causa, perché credono nei legami eterni.
“Un giudizio, disse Nicky, è un grido di impotenza. Quando non si può far niente per cambiare una situazione, cosa resta se non giudicarla?” Susan Sontag
Marzo 2016, Lanciano, Chieti, dentro il reparto oncologico (Ospedale Floraspe Renzetti), al mio arrivo, trovo i medici e gli infermieri che mi salutano con una certa allegria, era un po’ di più della normale serenità che sanno donare. Bah! Mi dico. Non so! Poi, seduta su una poltrona, mentre faccio la mia solita flebo per le ossa, mi si avvicinano e si congratulano con me, perché quel giorno finivo il ciclo di due anni di terapia. Io, un po’ incredula, chiedo la certezza, perché pensavo fosse la penultima (e questo già bastava per sentirmi più leggera). Dico: ” L’ultima, oggi, proprio oggi.” Rispondono: “Sì! Perché vorresti continuare? Hai paura di sentire la nostra mancanza? Ma non preoccuparti, resta che verrai una volta ogni 21 giorni.” Con un sorriso simpatico e sarcastico. “Devi festeggiare!” Esco, avviso le streghette e dopo due ore ho i biglietti per Parigi.
“Ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto.” Oscar Wilde
Maggio (fine maggio) 2016, Parigi. Sedute selle poltrone dell’aereo, sembravamo tre ragazzine in gita scolastica, così è continuato e abbiamo: molte volte, riso; a volte, assorte nei nostri intimi pensieri; qualche volta messo il broncio; fatto nostra la città contro ogni intemperia, nulla ci ha fermato. E. Sapevo di potermi appoggiare a loro anche con un semplice sguardo. Così il nostro soggiorno parigino è stato un correre come a cercare l’Arca di Noè. Ogni tanto spuntavamo in superficie, come talpe, solo per buttare un occhio e farci un selfie, da tenere come diario personale o condividere con chi fino ad oggi non mi ha mai fatto sentire sola. Ho chiesto loro di regalarmi un giorno, per portare un fiore, un biglietto o un semplice saluto a persone a me care. Strana richiesta la mia, e le ringrazio ancora, perché andare per cimiteri e non per musei è stato un atto di grande amore.
*Susan Sontag
- Notre Dame
- Emil Cioran
- Maryse Bastié – Aviatrice
- Cimitero di Montparnasse
- Cimitero di Montparnasse
- Cimitero di Montparnasse
- Charles Baudelaire
- Charles Baudelaire
- Cimitero di Montparnasse
- Susan Sontag
- Cimitero di Montparnasse
- Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir
- Cimitero del Père-Lachaise
- Cimitero del Père-Lachaise
- Gioachino Rossini
- Cimitero del Père-Lachaise
- Cimitero del Père-Lachaise
- Cimitero del Père-Lachaise
- Cimitero del Père-Lachaise
- Cimitero del Père-Lachaise
- Cimitero del Père-Lachaise
- Jim Morrison
- Suzon Garrigues – Vittima dell’attentato al Bataclan
- Cimitero del Père-Lachaise
- Cimitero del Père-Lachaise
- Molière
- Cimitero del Père-Lachaise
- Oscar Wilde
- Cimitero del Père-Lachaise – Jardin du Souvenir
- Édith Piaf
- Amedeo Modigliani e Jeanne Hébuterne
- Piazza della Bastiglia
- Ponte Alessandro III
- Arco di Trionfo (cercando l’Arca di Noè)
- Opéra national de Paris
- Opéra national de Paris
- Salutando i tetti di Parigi
Qui aggiungo: belle le foto!
Grazie, cara! Per la troppa pioggia, non riuscivo a mettere a fuoco bene. Ahimè! Aribaci 😊
Bello tutto: la gioia, vera gioia per la notizia e per la grande amicizia!
un abbraccio
.marta
Grazie, Marta. Sempre attenta e gentile. Se si condividono i dolori, vanno poi condivisi anche le gioie 🙂
Buona estate, un abbraccio a te
La serenità, l’interazione con chi ci ama davvero e i luoghi belli e memorabili…Brava Adina! La vera vita è questa, nel bene e nel male con tutte le sue belle sorprese!
Bravo Lois, che mi hai saputo dare dei buoni consigli, che in parte ho ascoltato e in parte no, ma sai com’è, quando il cuore ti spinge… E poi, bella la pioggia parigina, ma no il diluvio, accidenti! Comunque ci tornerò, portandomi con me il sole.
eh, la sorellanza! Fa miracoli! …un bacio cara
eh, sì! A quando un viaggetto insieme, sore’?…baci a te bella donna
Baci baci baci…….
Ti penso… baci e abbracci…
ecco, così si fa (belle foto).
ci si prova, sempre. (se lo dici tu! ti ringrazio. la nikon fa il suo dovere, ma è il mio cervello che non sempre fa il suo).
la nikon è brava ma non artista.
Rido
Un viaggio così aiuta più di tante terapie. Insieme alle streghette poi è un vero toccasana.
Arrivederci a settembre.
Nicola
Dici bene, tu che sei un esperto in viaggi 🙂
Folletti o steghette, i veri amici a questo servono, ad aiutarci a risanare.
Buona estate. A settembre!
E io ti abbraccio forte forte forte.
E io mi strigo al tuo abbraccio
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Raccolgo pensieri, di altri e di miei, ma la cosa che amo di più è “mischiare- amalgamare”, quello che di bello ( non da esteta) incontro nella mia vita.