“Il popolo d’Italia non canta più. Non vi sembra questa la più grande sciagura nazionale?” (Storie di Dino Campana)
“Tutto va per il meglio nel peggiore dei mondi possibili… “ (Dino Campana a Bino Binazzi, lettera spedita dal manicomio, 11 aprile 1930)
“Non invecchio mai perché la suggestione può anche ringiovanire cento, duecento, tremila anni di vita, qualunque età. Sono stato tre anni senza vita in una forma di tortura e di sofferenza. Con la suggestione posso ringiovanire molti anni, posso vivere a volontà” (Dino Campana, in un momento di lucidità, Ospedale psichiatrico, Villa di Castel Pulci, Scandicci, Firenze, 1926)
“Fabbricare fabbricare fabbricare | Preferisco il rumore del mare…” (Fabbricare fabbricare fabbricare)
“O poesia poesia poesia/Sorgi, sorgi, sorgi/Su dalla febbre elettrica del selciato notturno./[…]/E scortica le mie midolla il raschio ferrigno del tram/Silenzio – un gesto fulmineo/Ha generato una pioggia di stelle/Da un fianco che piega e rovina sotto il colpo prestigioso/In un mantello di sangue vellutato occhieggiante/Silenzio ancora. Commenta secco/E sordo un revolver che annuncia/E chiude un altro destino”
(O poesia poesia poesia)
“ E si raccoglie la mia anima – e volta al più lungo giorno de l’amore antico ancora leva chiaro un canto a l’amore notturno “ ( La notte)
Ph. Sean Mundy – SelfPortraits
(Dino Campana) Il più lungo giorno – 1997 – regia di Roberto Riviello
film completo
(tratto dalla scena finale. Dino che disegna a terra, scavando con le mani il perimetro della casa di famiglia)
Mario – Ma … a cosa serve! Tutta questa cosa, a cosa serve?
Dino – Mi serve… mi serve.
Dino – (Bambino) Fai cinque volte il giro della casa, dei muri di fuori, ma senza toccarli. (Adulto)Fallo cinque volte, questo serve, vuol dire, ma i muri devono essere finiti. Quelli fuori e quelli dentro, per correrci attorno e stare sempre quel tempo per fare cinque giri, e restare per la suggestione*
*suggestione
duro leggerti, a volte. ma bello.
definiscimi duro
non la forma, lieve e ammiccante, ma il contenuto. poi non so, impressioni.
Immaginavo! Ma ho riportato dei pezzi di Campana. Dopo aver visto il film. Avevo già scelto le foto per farne un post. L’insieme è il risultato della mia personale suggestione di “questo momento”.
risultato pregevole.
Grazie!
Concordo con Lapo… è “avvolgente”, ma non facile. Nell’insieme è emozione.
…grazie! Ma cos’è facile? La vita? Dino Campana era un poeta che nel suo squilibrio mentale ha scritto dei versi di una lucidità inverosimile. Eppure per la famiglia e la gente era un pazzo. La mia regione è stata devasta, e non dalla natura, che fa il suo corso, ma dalla deficienza e incuria di chi amministra. E poi, sempre di questi giorni, se penso a cosa accade oltre il confine abruzzese, ohmiodio!!! E convivere con la spada di Damocle su collo, mentre ci sono persone che non si rendono conto di cosa voglia dire? Beh, cara Stile, questo è quello che arriva a te e Lapo. Mentre altri stanno solo a guardare.
sarà anche suggestione, ma la poesia avrà sempre la forza di amplificare le emozioni e di renderci partecipe alla splendida girandola dei nostri sentimenti. Le potenzialità del nostro cervello sono enormi: un universo dentro a tanti universi, dove si creano altre creazioni. Ognuno di noi è pazzo dentro e l’equilibrio esteriore bilancia ogni cosa per l’apparenza. Ma entrare in un altro mondo, probabilmente è capire come da una genesi prende forme l’anima. Il tuo post ti appartiene perché nasce prima dentro che fuori: una ricostruzione interiore dopo la devastazione che investe la materia visibile.
A volte, anche la poesia ci dona quel tanto per sopravvivere…
Un bacio !
Concordo con ogni parola,anche perché sperimento ogni giorno la loro validità.
Sono felice di essere pazza, amare la poesia e lasciarmi suggestionare, in maniera positiva da essa. Sono d’accordo con te che ognuno di noi è pazzo ma, a suo modo. “eh, ceramente”, dirai. Bene, io credo che la coscienza di sapersi pazzo è di pochi. E anche quella di comprendere quelle sottili sfumature dei poeti e artisti. Quel tormento delle figure che permette di donare agli altri…
Ma questa è un’altra storia…
Un bacio!
Non potevi descriverti ( e descriverci) meglio. Spero di poterlo trovare coi sottotitoli (ahimè),questo film.Ti abbraccio forte.
Cara…ci conosciamo bene io e te! Se mai non dovessi trovarlo con i sottotitoli puoi vedere di cercarlo la sceneggiatura scritta. La critica non ne ha fatto un successo, ma secondo me è un film di una sottile delicatezza poetica grande. Mi stringo al tuo abbraccio
Per capire, in parte, l’assoluta assurdità di questa creazione che chiamiamo universo, bisogna dotarsi di uno sguardo esterno, alogico, alienato. Forse per questo non riesco veramente a immaginarmi come poeta: non sono ancora totalmente pazzo, e cerco ancora nelle cose una razionalità che non c’è. La grande poesia e la grande arte riescono a superare le maglie del recinto della ragione; il resto del mondo chiede ancora risposte alla scienza.