La pioggia, le lacrime, il freddo fuori e dentro; i pedoni a coprisi, incappucciati o sotto l’ombrello; gli automobilisti che fremono anche da fermi, con i tergicristalli che vanno a destra e sinistra. Le pozzanghere che fanno da specchio al grigio dei palazzi ai manifesti affissi, ai toni della natura, invernali. I colori:rosso, giallo verde; quelli dei semafori, pochi quelli ancora rimasti.
Era aprile del 2011 e ascoltavo questa poesia di Fabrizio de Andrè. Oggi ritorna, è ancora pioggia e nuvole
viaVoglia di pioggia
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Correlati
Informazioni su germogliare
Io mi ricordo di ieri. Vigorosamente penserò a domani, alla gioia condotta da un giorno nuovo.
Io mi nascondo dietro al bianco e nero. Minuziosamente raccoglierò le sfumature dei colori, per farne scorta.
L’anamnesi mi appaga e mi strazia.
Questa voce è stata pubblicata in
amicizia,
amore,
arte,
attualità ,
cancro,
cinema,
diario,
emozioni,
film,
luce,
metafora,
music,
musica,
pensieri,
riflessione,
riflessioni,
Uncategorized,
uomini,
vita e contrassegnata con
Fabrizio De Andrè LE NUVOLE,
Fabrizio De André,
Italy,
nuvole,
poesia,
Principe Libero,
sogni. Contrassegna il
permalink.