Possono i pensieri di più persone incrociarsi e poi seguire la stessa strada, senza avere la necessità di conoscere l’involucro che contiene le anime. Questo post è “…un flusso di parole e immagini che passa da un cuore ad un altro” Bakaneko (sue le parole, mie le immagini).
Avresti voluto portare con te il magico lampo di luce, tracciato dal bianco dei rami, la voce straniera che si nascondeva tra i gracili sterpi e suggeriva: “Resta!” Rubasti soltanto corteccia, quel tanto che sta in una tasca.
Chiedesti passaggi veloci sui tetti di macchine in corsa: dall’alto, fuggevoli scene di cento finestre aperte sul mondo che sempre volevi, come sguardi ammiccanti promesse di gioia: “Resta!” Rapisti un pezzetto di cielo, ritagliato dai cavi dei tram.
Provasti a pensare a cinque espedienti per copia e incollare le albe e i tramonti dei placidi prati cuciti tra i laghi, filari di chiome grondanti germogli (e sempre la stessa preghiera: “Resta!”) T’accontentasti d’ imprimere ogni colore sulla pellicola della memoria.
“Nascondersi tra le radici? Nessuno verrebbe a cercarmi!” Spendesti un buon quarto d’ora a giocare un impossibile nascondino virtuale. Desistesti a malincuore, pestando i piedi nervosi e ficcando manciate di foglie, seccate dal sole, nello zaino pesante dei desideri.
“E se diventassi goccia lacustre, cui unico scopo sia testimoniare il solido, argenteo contorno di questa pulsante città?” Perdesti fiducia in te stessa e nuotasti nel tuo sconforto. Scegliesti il profilo migliore di un grattacielo, fotografandolo tra ciglia commosse.
“Resta!” Ogni stelo d’erba orientò il proprio tenero corpo verso il tocco delle tue ali, mormorando la solita nota che il vento continua a insinuare nei tuoi pensieri. Sporcasti le mani di verde vita, ne annusasti il profumo che lasciasti a decantare nell’ampolla trasparente dei ricordi.
Sostasti a guardare il tuo cuore, esposto in ogni cornice: un diario dipinto da ignoti, e ognuno a sondarne i segreti! Un viaggio nel viaggio profondo, e pagine e pagine di frase iniziata e mai terminata col punto finale. In ogni cornice, lasciasti qualcosa.
La donna vestita di nero aspetta le stesse risposte che sono il tuo dubbio continuo: le cerchi sul ferro delle rotaie, su rotta d’aereo che semina inquieta condensa. Risposte che insegui per tutto il pianeta (o loro inseguono te?)
La rotta che avevi tracciato si spezza in migliaia di “se”; miglia e miglia di possibilità si rincorrono nel parapiglia annodato che vuoi districare volando da oriente a occidente, cercando stagioni propizie.
Sei tu, la donna fasciata dal nulla vedere e sentire, ovatta che chiude ed ottunde, protegge e imprigiona la tua volontà? Vorresti scappare dal piedestallo che pesa e ti ferma sul posto. Tu, che sogni i tuoi sogni dormendo sul letto del mondo!
Eppure hai ali potenti, capaci di farti staccare dal tetro granito che ti spinge a terra! Ti lasci alle spalle la pelle che muta, da bruco diventi farfalla.
Ritorno o partenza? A casa o in stanza d’hotel? La strada ha un inizio e una fine, ma due sensi di percorrenza. Hai raccolto tesori e nostalgia, e una voce arpeggiata per te: “Vai”!
Il viaggio continua per sempre…
“Possono i pensieri di più persone incrociarsi e poi seguire la stessa strada, senza avere la necessità di conoscere l’involucro che contiene le anime” ed è quello che spero e cerco . Stasera sono inquieta, qui in casa a studiare, ed è stato bello viaggiare con le immagini.
Tu predisponiti e cerca, ciò accade, devi esserne certa, ma sicuramente quando meno te l’aspetti. Buonecosequalsiasiessesiano
🙂 Anche a te.
“Questo post è “…un flusso di parole e immagini che passa da un cuore ad un altro””
Questo post mi seduce.
Ritorno.
Un sorriso
gb
Bellissimo post!!
Che bello collaborare insieme…il risutlato è straordinario!
abbraccio collettivo
.marta
da cuore a cuore 😉 e aggiungiamoci un cuore per condividere il fatto, il tuo ad esempio.
un abbraccio a te, bella!
Non c’è niente da aggiungere. Hai detto tutto tu mirabilmente giocando con immagini e parole hai espresso l’avvicendarsi del viaggio in circolo dove l’arrivo diventa partenza. Molto brava.
Occhio! non sono sola c’è Bakaneko questa volta. Saluti!
Saluti a Bakaneko
Brave! Mi siete piaciute
ml
baci
è tutto bello… grazie !
…a te, per compagnia!
E la argentea corteccia ti sussurrava : “Stay and hold me! “Stay here!” “Don’t go away!”
Tu guardavi estasiata quella luce di luna che splendeva in quella betulla.
Sì. Ti volevi fermare.
Accarezzasti la ruvidezza di chi ti chiedeva con dolcezza di restare e… te ne allontanasti.
La betulla capì e: “Your home isn’t here!” “Go home”!
Home!
Tu “Casa” volevi!
Questa è una mia interpretazione!
Faccio parlare solo un albero della prima fotografia.
Spero sia una betulla!
Bravissima A, bravissima Bak!
Vi abbraccio entrambe
gb
Spero sia una betulla… vedremo! qualcosa mi lega alle betulle, e come nella vita, non sempre sono ricordi piacevoli.
La casa è dove noi facciamo casa, e la mia deve avere spazi ampi e alberi.
baci e abbracci
ps
siamo brave , vero?! 😉
Casa… inteso proprio così, cara A!
Baci e abbracci
A
Siete brave, sì!
Io avevo scritto “bravissime”!
Sorriso
A
c’è stato un piccolo corto circuito nella rete di fili: alcuni post, come questo, non mi sono arrivati 😦 e questo è davvero imperdibile sia come immagini che come parole. tra le varie mi è rimasta impressa l’idea del pesante piedistallo che ti ferma sul posto, le potenti ali, la pelle che muta e la trasformazione; come foto soprattutto quella del lago (adoro i laghi) e quella dei fili dei tram che si intrecciano (quasi a rappresentare il possibile crocevia d’incontri sotto allo stesso cielo). grazie, 🙂 buon pomeriggio
La Frileuse / Winter, 1787, Jean-Antoine Houdon. Bellissima scultura, la pesantezza del bronzo si annulla nella morbidezza delle linee. Il lago come specchio, metafora di profondità riflessa. Mentre i fili, sì, la tela del ragno che lega più punti e possibili incroci. Quando si ha voglia di vedere, anche in una semplice fotografia, senza grandi complicazioni si può leggere un racconto.
Stammibene 🙂
Grazie 🙂 anche tu
Volevo ringraziare germogliare per avermi permesso di scrivere la storia che le sue fotografie e, più ancora, la sua esperienza, mi hanno ispirato. Cara fanciulla, avresti potuto creare un mondo meraviglioso di parole (ne hai facoltà), e sono onorata che tu abbia voluto un pezzo del mio. Si possono davvero creare connessioni sincere sul web!
I commenti sono bellissimi, un grazie a tutti 🙂
“Connessioni sincere” sul web!
Sì. Possono esistere!
Grazie a te, Bak!:-)
gb
Bell’idea e brave davvero. tutte e due .-)
Baci
Siete due soliste che suonano perfettamente insieme. Un po’ come Brad Mehldau e Pat Metheny.
Brava e Brava.
Adoro certi duets!!
🙂
io faccio Brad e Baka fa Pat 😉
sogno un’orchestra, un giorno la metterò su.
felice estate
Brave!!!!
Bellissime immagini e parole profonde…i miei complimenti!
Se ti va ti aspetto da me nel mio ultimo post…
Baci!
Luna
Ma grazie, cara.
…non mancherò.
Baci!
Belle! Insieme anche di più… adesso comincio a capire. Con la connessione che ho qui ci metto mesi ad aprire i blog con video ed immagini, ma chi non demorde vien ripagato!
Benarrivata!!! noi ti s’aspetta anche dopo l’orario di chiusura, senza tanti convenevoli. E, al limite, ti mandiamo un piccione viaggiatore, ok? stai tranquilla 🙂
No, niente piccioni, che c’ho il gatto adesso e quello li fa secchi; è spietato! L’ho chiamato Gatto Joker Disastro della Cornovaglia, Marchese di Carabas, Conte Transilvano, Attila la vendetta sofoclea. Per gli amici, Miao.Son sempre fuori orario, pardòn.
Arrivo anch’io in ritardo e ringrazio lei, carissima stileminimo, e anche il suo gatto dal meraviglioso nome in quanto gatto, cioè felino, che io amo già ^_^
Il mio gatto la saluta, compiaciuto. 🙂