Mi disegnavi tenendo il capo basso, quasi che a guardarmi ti vergognassi, oppure no, ora che ci penso, no! Era come se tenendo la fronte, invece che gli occhi, a direzione del mio sguardo, tu potessi schermare alla mia percezione la tua emozione. Lì.
Il mio corpo nudo, lo volevi. Eccomi. Ora. Disegnami velocemente, perché velocemente il tempo mi porta via.Poco. Tempo.
Il fuori è già qui, dentro, e altro è il mondo che freme là da queste mura. Disegnami in ogni particolare, non tralasciare le pieghe più intime della pelle, le insenature dell’inguine, le rotondità dei seni e delle spalle, l’incavo nelle labbra. Fai in modo che il carboncino che ti sporca le dita, guidi l’immagine che prendi e lo conduca dentro di te, prima di trasportarlo sul foglio di carta. Ma. Tu continui in questa posizione, genuflesso, solo le palpebre si muovono. Le ciglia, piegate su, muovendosi, loro accarezzano la mia pelle.
“Mi è stato più facile pensare un mondo senza creatore, che un creatore pieno di tutte le contraddizioni del mondo.” Simone de Beauvoir
Circadian Eyes ~ Finding Silence
bello leggerti. stammi bene.
bello sapere di avere amici. stammibenete
…quasi penetrare dentro la materia, il disegno che diventa scultura…
bellissimo ciò che hai scritto!
la musica è molto bella…
un caro saluto
.marta
ecco, e te, arrivi sempre a comprendere ogni piccolo significato. grazie!!!
baci e abbracci
Molto bello il testo, belle le foto, anche la scelta musicale non male. Offri una bella suggestione
Offrirei anche un tè o un cioccolato con pasticcini, ma ahimè, qui non si può
🙂
a cosa serve un creatore se siamo noi stessi a creare la vita e le forme della vita, se fra le mani ci passa ogni volta la bellezza, e con dovizia riusciamo a trattenerla. Se basta uno sguardo per vivere un attimo un più e di questo attimo godere per un altro attimo eterno. Basta guardare un’opera d’arte e poi, si può morire felici e rinascere ancora per inseguire quell’attimo e quella bellezza…
con le carinerie, io divento rossa facilmente, e lo sai già. Ma quando poi, in un periodo come questo, in cui il pensiero è rivolto al materiale e meno allo spirituale, e figurati come mi costa fatica scrivere, divagando tra l’intimità dei mie sogni e del reale. Riuscire a condividere un’emozione del tempo vissuto, ora, è un regalo che io ricevo. Tutta salute….buonecose
Eppure, sarebbe bello sentire i pensieri come li senti tu. E poi scriverli.
Bah, dici? Sapessi che casino ho in testa, certe volte, o il più delle volte. Vorrei impegnarmi a educarli, ma vanno come foglie al vento, per i cavoli loro. Non ho speranze. Però, se tu li trovi belli, questo mi fa piacere, mi fa sentire in compagnia. Saluti all’eremo e famiglia
germoglia!
Che meraviglia!
(c’è scappata pure la rima! Se no, che poetella sarei?)
poetella bella! te, che per rime sei sublime (aiuto! non sono brava quanto te…)
grazie!!!
:-*